(AGI) - Roma - Cattive notizie per i "malati" da telefonino, quelli, soprattutto giovanissimi, che passano la sera a conversare con l'amico o la fidanzata fino alla "buonanotte" finale. Usare il cellulare prima di andare a letto puo' rovinare la nottata, causando insonnia, mal di testa e confusione. E' la conclusione a cui e' giunto uno studio realizzato dal Karolinska Institute di Svezia e dal Wayne State University negli Stati Uniti e finanziato, ironia della sorte, da alcune compagnie di telefonia mobile, che poi hanno prontamente sottolineato che si tratta di conclusioni provvisorie. Gli scienziati hanno studiato 35 uomini e 36 donne di eta' compresa tra 18 e 45 anni. Alcuni sono stati esposti a radiazioni equivalenti a quelle ricevute quando si usa un telefono cellulare, altri sono stati messi apparentemente nelle stesse condizioni, ma senza esposizione alle radiazioni. Quelli esposti hanno avuto piu' difficolta' ad entrare nella prima delle fasi di sonno piu' profondo, e hanno trascorso meno tempo nel sonno profondo vero e proprio, il "cuore" della notte che consente il recupero psico-fisico. "Lo studio - sottolineano gli scienziati - indica che, durante l'esposizione in laboratorio a 884 MHz, le componenti piu' importanti del sonno per il recupero dello stress quotidiano vengono influenzate negativamente". Secondo i ricercatori, le radiazioni interrompono la produzione dell'ormone della melatonina, che controlla i ritmi interni del corpo. Non a caso circa la meta' delle "cavie" hanno riferito sintomi quali mal di testa e ridotta funzione cognitiva. E' perplesso, tuttavia, un esperto italiano come Gioacchino Mennuni, responsabile dell'Unita' di Medicina del Sonno del Policlinico Gemelli. "A me gli effetti delle radiazioni dei cellulari sul sonno non risultano, e d'altra parte chi lamenta sonno disturbato non ammette mai che la colpa potrebbe essere del cellulare, e' troppo importante per buona parte dei pazienti per 'incolparlo'". Non ci sono prove dirette, sostiene Mennuni, ma "non e' difficile pensare che ci possa essere una qualche relazione. Il sonno profondo rappresenta solo il 25 per cento delle 8 ore di sonno ma e' la parte piu' importante. Se le radiazioni lo influenzano negativamente, non c'e' dubbio che questo porta a una notte tormentata,a brevissimi risvegli infrasonno che possono rendere piu' difficile arrivare alla fase di sonno profondo vero e proprio. In ogni caso - chiosa l'esperto - per rendere piu' complicato il sonno basta telefonare fino a tardi, con il fisso o con il mobile non importa: tenendo attive fino all'ultimo tutte le funzioni cerebrali e' piu' probabile che si avra' una notte disturbata".