La melatonina attiva i processi di suicidio della cellula tumorale
Consente un aumento della morte delle cellule tumorali fino all'80-90%
L’80% circa dei farmaci che oggi utilizziamo deriva, in un modo o nell’altro, da sostanze farmacologicamente attive presenti nei cibi, nelle piante e in qualche modo diffusa nel mondo naturale.
Molte di queste sostanze vengono studiate nel mio laboratorio di Systems Biology, cioè di Biologia dei Sistemi complessi, dell’Università La Sapienza di Roma, dove le ricerche vengono condotte in aderenza ai più rigorosi di sperimentazione scientifica e i cui risultati sono regolarmente pubblicati su riviste internazionali peer reviewed ad alto valore d’impatto scientifico.
In particolare il mio laboratorio si è da sempre caratterizzato, ed è attualmente il laboratorio leader, nel campo degli studi della
melatonina in Italia. Siamo inoltre in stretto rapporto con il primo grande padre degli studi in questo settore, il professor Reiter dell’Università di San Antonio in Texas, e abbiamo evidenziato come la
melatonina come principio farmacologico intervenga su diversi percorsi della cellula tumorale, sia della mammella che del colon, attivando quei processi che facilitano il suicidio della cellula stessa.
La
melatonina riesce a superare le barriere che il tumore della mammella frappone cercando di evitare di morire. Di fatto associando la
melatonina alle terapie convenzionali o anche dandola in associazione ad altri principi naturali, come per esempio la vitamina D, si riesce ad avere un aumento della morte delle cellule tumorali fino all’80-90%.
Questo è importante perché la
melatonina è un farmaco pressoché privo di effetti collaterali e può essere associato con assoluta tranquillità ai trattamenti potenziandoli fino a livelli fino a ieri impensabili.
Autore Mariano Bizzarri - Professore e Ricercatore sperimentale
Mariano Bizzarri è nato a Roma il 12/10/1957. Ha studiato in Marocco, Spagna, Francia e Italia. Laurea nel 1981 in Medicina e Chirurgia 110/110 e lode con tesi sperimentale.
Fonte:
lafucina.it